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  • Immagine del redattoreCarlo Carlotto

C’era una volta il consulente

Aggiornamento: 13 giu 2023

C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo di catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e riscaldare le stanze.

Abbiamo letto tutti Pinocchio.

Abbiamo conosciuto tutti i consulenti aziendali.

Per fortuna esistono ancora anzi sono di più e più preparati di una volta. Soltanto (ma non soltanto) hanno cambiato nome.

Cerchiamo di capire come si chiamano, cosa fanno e perché sono indispensabili per le PMI.


Temporary manager

Un temporary manager è un professionista esperto e altamente qualificato che viene ingaggiato da un’azienda per un periodo limitato di tempo, di solito per affrontare una situazione di crisi o per implementare un progetto specifico.

È anche conosciuto come interim manager, project manager o manager a tempo determinato. La sua missione principale è quella di fornire competenze e conoscenze specialistiche per risolvere problemi o per portare avanti un progetto in modo efficace ed efficiente, senza dover assumere un dipendente.

Il temporary manager è solitamente un professionista con una vasta esperienza manageriale in diversi settori. Il suo incarico può durare da pochi mesi a diversi anni a seconda delle necessità dell'azienda.


Fractional manager

Anche il fractional manager è un professionista altamente qualificato ma lavora con un’azienda a tempo parziale, fornendo servizi di gestione e consulenza in base alle esigenze dell’impresa.

Può essere coinvolto in diverse aree di gestione aziendale come finanza, marketing, risorse umane, produzione, …È spesso chiamato quando l’azienda ha bisogno di competenze specialistiche a tempo parziale, per esempio per affrontare una necessità specifica o per supportare il team di gestione in modo continuativo senza dover assumere un dipendente.

A differenza di un temporary manager, che viene ingaggiato per un periodo limitato di tempo per affrontare una situazione critica o implementare un progetto specifico, il fractional manager lavora con l’azienda su base continuativa ma solo per un determinato numero di ore o giorni alla settimana o al mese.

Non c’è dunque differenza tra le competenze e le esperienze di un temporary e un fractional manager: semplicemente sono diverse le tempistiche di ingaggio.

Prendendo a riferimento il rapporto di lavoro subordinato, il temporary manager sarebbe un “tempo pieno”, il fractional un “part time”.


Il fractional manager in concreto

Abbiamo parlato a lungo (per esempio qui ma anche qui) del Digital CFO considerandolo come risorsa interna all’azienda per cui lavora. Auspichiamo infatti che ogni impresa abbia in organico un professionista con le caratteristiche, le competenze e le capacità che abbiamo trattato.

Ma il Digital CFO può costituire l’esempio perfetto di fractional manager così come lo è il CDO (Chief Digital Officer).

Per approfondire il tema vi invitiamo a dare un’occhiata a una società specializzata in manager temporanei digitali in abbonamento.


Vantaggi del fractional digital manager per le PMI

Ecco un conciso ma puntuale elenco dei principali vantaggi che un’azienda può conseguire dall’impiego di un fractional digital manager:

  • nessun onere di assunzione, selezione, formazione e aggiornamento;

  • costi sostenibili e altamente flessibili (“smetto quando voglio”);

  • competenze costantemente aggiornate;

  • orientamento al risultato;

  • strategia di miglioramento attraverso il digitale;

  • supporto continuo del network (anche in ambiti diversi da quelli di impiego dello specifico manager) a cui il manager appartiene;


L’apprendimento attraverso il fractional digital manager

Se è vero che impariamo:

  • il 10% di ciò che leggiamo,

  • il 20% di quanto ascoltiamo,

  • il 30% di quello che vediamo,

  • il 50% di ciò che vediamo e sentiamo,

  • il 70% di quanto discutiamo,

  • l’80% delle cose che sperimentiamo e

  • il 95% di ciò che insegniamo agli altri

il contributo in termini di trasferimento della conoscenza che può apportare un fractional digital manager (CDO, DCFO, ..) in azienda è davvero consistente.


Se non ne siete ancora del tutto convinti, continuate a seguirci e vi faremo altri esempi.




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